Avventuriero e librettista di grande fama, conosciuto per aver composto per Mozart i libretti delle Nozze di Figaro dalla commedia di Beaumarchais (1786), del Don Giovanni (a cui contribuì anche Giacomo Casanova, 1787) e del Così fan tutte (1790). Nacque Emanuele Conegliano nel ghetto ebraico di Ceneda (oggi Vittorio Veneto) nel 1749. Il padre Geremia, rimasto vedovo molto presto, decise di convertirsi al cattolicesimo per convolare a nozze con la giovane Orsola Pasqua Paietta e nel 1763 fu officiato il battesimo di tutta la famiglia, ad opera del vescovo Lorenzo Da Ponte. Come da usanza il vescovo impose il suo cognome a tutta la famiglia, e nel caso del primogenito Emanuele anche il nome. Grazie all’appoggio del vescovo D. entrò in seminario e ricevette gli ordini minori. Nel 1773 si trasferì a Venezia, dove si distinse per una condotta deplorevole malgrado fosse un prelato della chiesa di San Luca. A causa del libertinaggio spregiudicato e la nascita di due figli, subì un processo e nel 1779 venne bandito dalla Serenissima per quindici anni. Esiliato prima a Gorizia e poi a Dresda, iniziò a comporre libretti per la corte sassone, per interessamento di Caterino Mazzolà.

Nel 1781 giunse a Vienna e, grazie all’intervento di Antonio Salieri, divenne librettista e poeta di corte dell’imperatore Giuseppe II. A Vienna scrisse vari libretti di successo, ma quelli che gli diedero imperitura gloria furono quelli scritti per Mozart: Le nozze di Figaro (1786), il Don Giovanni (1787) e Così fan tutte (1790). Il successo delle opere non eclissarono mai la sua cattiva fama di libertino ed improvvisamente, nel 1791, alla morte di Giuseppe II, il D. dovette allontanarsi dalla corte e da Vienna. Trovò rifugio a Praga con l’amico Giacomo Casanova, ma nel 1792 si trasferì a Londra dove scrisse libretti per una compagnia operistica italiana e fece l’impresario al King’s Theatre fino al 1804; poi per ragioni economiche si trasferì a New York e iniziò ad insegnare letteratura italiana alla Columbia University. Come Casanova, anche D. scrisse le sue Memorie e le pubblicò in tre volumi dal 1823 al 1827. Nel 1828 D. fu naturalizzato americano e nel 1832 cominciò a collaborare con il compositore Antonio Bagioli; l’anno dopo collaborò all’apertura di un teatro (l’Italian Opera House, inaugurato con La gazza ladra di Rossini) a New York, progetto ambizioso che si rivelò fallimentare già dopo due stagioni, ivi morì nel 1838.

 

 

 

 

 

 

Lorenzo Da Ponte: Opere in catalogo