Poeta burlesco e satirico la cui fama è legata soprattutto alle sue rime giocose, nacque a Lamporecchio intorno al 1497-98 da padre notaio. Non si hanno notizie biografiche su di lui fino al 1517, anno in cui si trasferì a Roma presso un suo lontano parente: il cardinale Bernardo Dovizi da Bibbiena. Alla morte di costui (1520) restò ad servizio del nipote Angelo Dovizi, ma nel 1523 fu bruscamente allontanato da papa Ariano VI e confinato presso Lanciano, presumibilmente a causa dei suoi versi provocatori e osceni scritti in volgare, o forse per aver ostentato la sua omosessualità. Lo stesso anno, alla morte di Adriano VI e l’elezione di Clemente VII, ritornò nuovamente a Roma e riprese contatto con vari esponenti dell’Umanesimo romano tra cui il Giberti, ma se ne allontanò subito dopo, decidendo di abbandonare sia la poesia latina che la produzione oscena in volgare. Qualche anno dopo (6 maggio 1527) rimase direttamente coinvolto nel sacco di Roma che mise a dura prova la città, e per sopravvivere ai massacri, alla fame e alla peste, riparò in Mugello, dove aveva delle proprietà.

Nel 1531, a Padova, fece un ultimo tentativo di farsi amici i figli del cardinale Francesco, ma ripresi i contatti con il Giberti, riprese a scrivere i versi paradossali che avrebbero portato infine alla rottura definitiva. Nel 1532 passò dunque al servizio del cardinale Ippolito de’ Medici, e ritornò a Roma entrando nel gruppo degli accademici «Vignaiuoli», che non sono apprezzavano la sua poesia burlesca, ma la imitavano. Morì nel 1535, a soli 38 anni, dopo un’agonia che pare fosse dovuta ad un avvelenamento, ma non ci sono elementi sufficienti per confermare o smentire questa tesi. La sua produzione si basò soprattutto sulla tradizionale poesia burlesca di stampo tre-quattrocentesco. La sua comicità indolente e beffarda, e la sua fama, si devono soprattutto al suo rifacimento in lingua toscana dell’Orlando innamorato di Matteo Maria Boiardo: opera notevole, alla quale B. lavorò subito dopo il sacco di Roma, impostata su un tono scherzoso e superficiale, che venne per secoli letta e preferita all’originale di Matteo Boiardo.

 

Opere: scritti e manoscritti

  • La Catrina
  • Rime, ossia Capitoli e sonetti burleschi

 

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GLOSSARIO

Umanesimo
Periodo storico tra la fine del sec. 14° e il sec. 16° che segna l’inizio dell’età moderna e si caratterizza per una riscoperta dei testi antichi latini e greci.