Massimo esponente della letteratura italiana del neoclassicismo e del primo romanticismo, Niccolò Foscolo nacque a Zante (in Grecia) nel 1778 dal medico Andrea Foscolo e da Diamantina Spathys, primogenito di cinque figli (Rubina, Giovanni, Costantino e Giulio). Nel 1788 la madre, rimasta vedova, si stabilì a Venezia, lasciando i figli in Grecia (i quali si ricongiunsero a lei nel 1793); arrivato a Venezia, F. riuscì subito a inserirsi nei circoli culturali della città, e conobbe anche il suo primo amore, Isabella Teotochi Albrizzi. Insofferente al metodo scolastico dei Gesuiti, il giovane F. seguì un suo personale piano di studi che lo portò ad interessarsi ai maestri della letteratura veneta (tra cui Saverio Bettinelli e Melchiorre Cesarotti) e a formarsi sulle letture degli scrittori più illustri (Alfieri, Rousseau e Goethe). Volle anche aggiungere il nome Ugo ai suoi dati anagrafici, per poi utilizzarlo definitivamente al posto del nome di battesimo nel 1795, anno che contrassegna anche le sue prime prove letterarie: durante il biennio 1795-97 F. compose (e in parte pubblicò) gli Odi, i Sonetti e la tragedia Tieste.

Nel maggio del 1797 iniziò la svolta politica di F., che aderì all'esercito con impeto libertario (per poi farne soprattutto un mestiere), e scrisse due ardenti composizioni politiche: le odi A Bonaparte liberatore e Ai novelli repubblicani; a cui seguì la grande delusione del trattato di Campoformio, con cui Napoleone cedendo Venezia all’Austria diede inizio a un periodo piuttosto controverso per la Francia (dapprima vista come caposcuola di fervide speranze libertarie, poi ribaltate di colpo in tirannide); dalla fine dell'anno iniziò per F. un intenso peregrinare tra Milano e Firenze, già sede prediletta dall'Alfieri per le sue bellezze naturali e per il grande patrimonio culturale della città. A Milano conobbe Giuseppe Parini (1798), incontro che segnò una svolta intellettuale importante per l'allora F., luogotenente della Guardia nazionale impegnato nella guerra tra Francia e Austria. Nel 1800 F. aggiunse anche Bologna alla rosa delle sue città di residenza e si dedicò a un’intensa attività politico-giornalistica, oltreché all’abbozzo del romanzo autobiografico Sesto tomo dell’Io (rimasto incompiuto) e una buona parte dello Jacopo Ortis (completato nel 1802). A Milano F. ebbe anche una relazione sentimentale con Antonietta Fagnani Arese, destinataria dell’ode Alla amica risanata.

Nel dicembre del 1801 morì in circostanze tragiche il fratello Giovanni, e questo grave lutto segnò una svolta decisiva nella vita di F., che tra il 1802 e il 1803 diede alle stampe la prima edizione delle Ultime lettere di Jacopo Ortis, una raccolta di sonetti, e la traduzione con il relativo commento alla Chioma di Berenice di Catullo. Il successo dello Jacopo Ortis risollevò F. dal periodo buio seguito alla morte del fratello Giovanni, e diede un nuovo impulso alla sua carriera militare, adesso arricchita da missioni diplomatico-amministrative in Francia. Nel frattempo F. cominciò la traduzione del Viaggio sentimentale (Sentimental Journey) di Laurence Sterne, che sarà ultimata e pubblicata solo nel 1813 insieme all’autobiografica Notizia intorno a Didimo Chierico (pseudonimo con cui F. firmerà la traduzione dell'opera di Sterne). Nel 1807, nuovamente in Italia (tra Venezia, Milano e Brescia), F. pubblicò il carme Dei sepolcri e l’Esperimento di traduzione della «Iliade» di Omero (in cui mise a confronto la propria versione del libro I dell’Iliade con quella del Monti), e riuscì ad essere nominato professore di Eloquenza all’università di Pavia, inaugurando l’anno accademico 1809 con la celebre orazione Dell’origine e dell’ufficio della letteratura.

Il biennio successivo fu caratterizzato da aspri contrasti con l’ambiente letterario e politico milanese (soprattutto con il Monti, e la censura del viceré Eugène de Beauharnais che aveva bloccato la messa in scena dell'Ajace alla Scala di Milano, 1811). A questo punto F. decise di non tornare più a Milano, e ormai fisso a Firenze scrisse un’altra tragedia, la Ricciarda, e pose mano alla composizione delle Grazie (poi rimasta incompiuta). Intanto, nel giugno del 1812, le armate napoleoniche invasero la Russia, avviando una guerra che avrebbe portato di lì a poco alla disfatta e all'esilio di Napoleone Bonaparte, cosa che spinse F. ad abbandonare immediatamente Firenze per seguire da vicino i tumulti di Milano, sapientemente guidati da partiti filoaustriaci. Ma quando gli austriaci del generale Bellegarde fecero il loro ingresso in città, F. (invischiato in segrete missioni diplomatiche con l’appoggio inglese), sospettato di cospirazione contro il governo austriaco, dovette andare in esilio: per non essere costretto a pronunciare il giuramento di fedeltà all’Austria, partì nel 1815, lasciando libri e documenti a Silvio Pellico, suo grande amico e sostenitore.

Dapprima si recò in Svizzera, ma poi seguendo le orme di molti altri intellettuali italiani (tra cui anche Mazzini), si trasferì in Inghilterra, già osannata all'epoca dall’Alfieri come l’unico paese in grado di assicurare una vita libera e civile. Qui visse dalla metà del 1816 fino al 1827 (anno della sua scomparsa), grazie al supporto di alcuni amici e sostenitori, dedicandosi all'attività di giornalista e critico letterario. Pubblicò con discreto successo I vestigi della storia del sonetto italiano, i suoi studi danteschi (specie il Discorso sul testo della «Divina Commedia») e petrarcheschi (gli Essays on Petrarc); le Epoche della lingua italiana, e altri saggi meno conosciuti, tra cui quello sulla Nuova scuola drammatica italiana dove F. espresse tutte le sue riserve sul teatro manzoniano (1826 c.). Nella Lettera apologetica del 1825 erano già state spiegate peraltro le motivazioni del risentimento che aveva spinto il poeta, sebbene a distanza, a contrastare apertamente i circoli intellettuali milanesi e in particolare l'ascesa di Manzoni a punto di riferimento della nuova cultura italiana. F. morì nel 1827 a Londra ma la sua salma fu traslata in Santa Croce a Firenze solo nel 1871 con una cerimonia solenne.

 

 

 

 

 

 

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