Icona lettera C

Critico letterario e politico italiano, massimo esponente della critica romantica, nacque nel 1817 a Morra Irpinia (Avellino) da una famiglia di piccoli proprietari terrieri. Fece le scuole a Napoli e frequentò, dal 1836, le lezioni del marchese Basilio Puoti, noto purista napoletano, da cui conobbe Leopardi. Nel 1839, grazie all’interessamento di Puoti, intraprese la carriera d’insegnante presso la scuola militare di San Giovanni Carbonara e poi presso il Collegio militare della Nunziatella (1841). Al contempo tenne corsi privati di grammatica e letteratura per gli allievi del Puoti (la sua «prima scuola napoletana»), destinati a divenire una delle realtà più influenti del suo tempo. Intorno al 1843, mise da parte la sua iniziale formazione di purista, più rivolta agli aspetti formali e stilistici che ai contenuti, interessandosi allo studio dell’Estetica di Hegel e degli illuministi francesi (Rousseau, Voltaire, Diderot), ma le letture si estesero anche a Vico e Locke, ai sensisti (Cesarotti e Beccaria), Herder, Sisismondi e soprattutto Gioberti. In quegli anni D. passò ad una nuova fase in cui molte delle sue teorie furono influenzate dall’idea hegeliana dell’identità tra forma e contenuto, ma anche dal forte contrasto con l’illuminismo di Gioberti. Nel 1848 partecipò con i suoi studenti all’insurrezione napoletana, ma in seguito alla restaurazione borbonica si rifugiò a Cosenza, l’anno dopo fu però arrestato e imprigionato a Castel dell’Ovo a Napoli (1850). Negli anni di detenzione si dedicò allo studio di Hegel e della lingua tedesca, traducendo alcune scene del Faust di Goethe; scrisse il dramma Torquato Tasso e il carme La prigione.

Icona lettera N

Nel 1853 il carcere gli fu commutato in esilio, ma D. riuscì ad evadere durante il lungo viaggio per l’America e riparò a Torino. Nel 1856 trovò un impiego al politecnico di Zurigo come docente di letteratura italiana, e oltre a tenere conferenze su Petrarca (raccolte poi nel suo Saggio su Petrarca, 1869) e Dante, ebbe modo di frequentare personalità importanti, tra cui Burkhardt, Quinet, Prodhon, Schopenauer e Heine. Gli anni dell’esilio a Zurigo furono anche molto sofferti e D. ne lasciò testimonianza nella sua corrispondenza (Lettere dall’esilio, pubbl. 1937; Lettere a Teresa, pubbl. 1954; Lettere a Virginia, pubbl. 1917). Nel 1860, alla vigilia del plebiscito per l’annessione del Mezzogiorno al Regno di Sardegna, D. tornò in Italia per mettersi a disposizione di Garibaldi e fu nominato governatore di Avellino e direttore dell’Istruzione; nel 1861 venne eletto deputato e fu nominato ministro della Pubblica Istruzione da Cavour. Rieletto deputato, tra il 1865 e il 1870, soggiornò a Firenze (allora capitale), dove pubblicò la prima raccolta di Saggi critici (1866) e il Saggio su Petrarca, oltre agli articoli relativi ad alcune analisi di passi della Commedia dantesca. Nel 1870-71 pubblicò la sua celebre Storia della letteratura italiana e riprese a insegnare Letteratura comparata presso l’Università di Napoli (la cosiddetta «seconda scuola napoletana» che manterrà attiva fino al 1876). Tenne importanti corsi su Manzoni e Leopardi (pubblicati nel 1897 da B. Croce insieme alle lezioni giovanili col titolo la Letteratura Italiana del secolo XIX). Fu nuovamente ministro della Pubblica Istruzione per il governo Cairoli, ma continuò a dedicarsi alle lettere e alla corrente del naturalismo, pubblicando uno Studio sopra Emilio Zola (1878) e sul Darwinismo nell’arte (1883). Dopo le dimissioni per gravi motivi di salute si ritirò a Napoli, e morì nel 1883 lasciando incompiuta l’autobiografia La giovinezza: frammento autobiografico (pubbl. postuma nel 1899). In suo onore la sua città natale, Morra Irpina, fu ribattezzata Morra De Sanctis.

 

Collegamenti esterni:

Opere in catalogo

 

 

 

 

 

 

 

 

  • Alessandro Manzoni

  • Letteratura italiana del secolo XIX (Scrittori d'Italia 209, vol. 1, 1953)

  • Letteratura italiana del secolo XIX (Scrittori d'Italia 210, vol. 2, 1953)

  • Letteratura italiana del secolo XIX (Scrittori d'Italia 211, vol. 3, 1953)

  • Lezioni sulla 'Divina Commedia'

  • Memorie, lezioni e scritti giovanili

  • Poesia cavalleresca

  • Saggio critico sul Petrarca

  • Saggi critici (1888)

  • Saggi critici (Scrittori d'Italia 203, vol. 1, 1952)

  • Saggi critici (Scrittori d'Italia 204, vol. 2, 1952)

  • Saggi critici (Scrittori d'Italia 205, vol. 3, 1952)

  • Schopenhauer e Leopardi

  • Storia della letteratura italiana

 

 

 

GLOSSARIO

pòstumo
Edito, o nato, dopo la morte dell'autore o del padre.