Filosofo contemporaneo di Galileo Galilei e Giordano Bruno con i quali condivise le atrocità della repressione dell’Inquisizione, nacque a Stilo (in Calabria) nel 1568, ed entrò (nel 1582) poco più che adolescente nell’ordine dei domenicani. Come molti suoi contemporanei, durante il periodo degli studi, C. si procurò diverse opere proibite ritenute eretiche, tra le quali le opere di Erasmo da Rotterdam e, soprattutto, il De rerum natura iuxta propria principia (La natura secondo i suoi princìpi, 1586) di Bernardino Telesio. Quest’ultimo lo condusse a fare sua una concezione del mondo fisico alternativa a quella aristotelica e lo convinse della necessità della divulgazione di questi importanti studi scientifici attraverso la stesura della sua prima opera filosofica: la Philosophia sensibus demonstrata (La filosofia dimostrata attraverso i sensi, 1591), aperta apologia della filosofia di Telesio. Contemporaneamente alla stesura della sua Philosophia, C. si trasferì a Napoli, dove conobbe il Della Porta e s’interessò di astrologia e magia, ma dopo la pubblicazione del suo testo, l’Inquisizione lo dichiarò eretico e cominciarono a piovergli addosso denunce. Il primo processo a suo carico si svolse a Napoli nel 1592 e C. cercò immediatamente di fuggire, rifugiandosi in diverse città italiane fino a giungere a Padova (dove conobbe tra gli altri Sarpi e Galilei), ma nel 1593 venne nuovamente imprigionato per eresia. L’anno seguente venne trasferito a Roma e nel 1596, nello stesso carcere in cui si trovava imprigionato Giordano Bruno, venne torturato e costretto all’abiura. Nel 1597, dopo un nuovo processo, al termine del quale venne infine liberato, fu condannato al ritorno perpetuo a Stilo nella casa paterna. In quegli anni scrisse diverse opere: il De Monarchia christianorum (1593), il De regimine Ecclesiae (1593), i Discorsi ai Principi d’Italia (1594) e il Dialogo contro Lutero, Calvinisti e altri eretici (1595).

Di ritorno in Calabria, C. si unì ai contadini ribelli oppressi dalle tasse imposte dagli spagnoli e dalle prepotenze dei signori locali, e organizzò una congiura per liberare la Calabria dalla dominazione spagnola e instaurare un governo repubblicano. Arrestato nel 1599, fu traslato a Napoli e, dopo essersi finto pazzo per evitare la pena di morte, fu condannato al carcere a vita. Restò in carcere per ventisette anni, componendo un gran numero di opere di diverso genere tra cui le PoesieLa Città del Sole, l’Apologia per Galileo, la Metafisica e l’inedita opera monumentale la Teologia. Nelle opere di C. vi sono molte delle tematiche già affrontate da altri suoi contemporanei, soprattutto vi troviamo la stessa impostazione pluridisciplinare di Giordano Bruno nell’impossibilità di scindere la speculazione più propriamente filosofica da quella politico-religiosa e scientifica. Tutta l’opera è permeata dall’idea della maturità dei tempi per una riforma del pensiero e della conoscenza universale, in cui C. si serve della figura mitologica di Prometeo, torturato nel momento in cui con massima disobbedienza dona agli uomini il fuoco, la τέχνη [téchne] (tecnica), per spiegare l’importanza della divulgazione e della portata storica delle scoperte della nuova scienza. Nel 1626 C. venne liberato dalle carceri napoletane e trasferito a Roma, ma nel 1634 fuggì precipitosamente in Francia, nel timore di essere considerato l’ispiratore di una nuova congiura antispagnola appena scoperta in Calabria. A Parigi i suoi scritti gli diedero la possibilità di aspirare alla benevolenza di un vitalizio da parte del re Luigi III e della protezione del cardinale Richelieu, ed è infatti in questi anni floridi che il C., finalmente libero, curò l’edizione finale delle proprie opere maggiori e scrisse a favore della monarchia francese, esortandola alla missione unificatrice del mondo cristiano. Morì a Parigi il 21 maggio del 1639.

 

 

 

 

 

 

Tommaso Campanella: Opere in catalogo

GLOSSARIO

abiura
Ritrattazione giurata e rinuncia formale a una dottrina praticata, riconoscendone l'erroneità.
eresia
Negazione dei dogmi o delle verità di fede professate dalla Chiesa cattolica.