Compiuta Donzella: Biografia
o pseudonimo Compiuta Donzella è quello di una poetessa fiorentima vissuta nel XIII secolo di cui non si hanno notizie storiche, ma di cui restano tre sonetti la cui componente stilistica è molto simile a quella di Francesco Petrarca. Risulta essere la prima donna ad aver scritto in volgare toscano, riprendendo ed elaborando i temi dell’amor cortese.
Compiuta Donzella: Opere in catalogo
I
Dal Canzoniere Vaticano latino 3793
A la stagion che ’l mondo foglia e fiora
acresce gioia a tut[t]i fin’ amanti:
vanno insieme a li giardini alora
che gli auscelletti fanno dolzi canti;
la franca gente tutta s’inamora,5
e di servir ciascun trag[g]es’ inanti,
ed ogni damigella in gioia dimora;
e me, n’abondan mar[r]imenti e pianti.
Ca lo mio padre m’ha messa ’n er[r]ore,
e tenemi sovente in forte doglia:10
donar mi vole a mia forza segnore,
ed io di ciò non ho disìo né voglia,
e ’n gran tormento vivo a tutte l’ore;
però non mi ralegra fior né foglia.
II
Dal Canzoniere Vaticano latino 3793
Lasciar voria lo mondo e Dio servire
e dipartirmi d’ogne vanitate,
però che veg[g]io crescere e salire
mat[t]ezza e villania e falsitate,
ed ancor senno e cortesia morire5
e lo fin pregio e tutta la bontate:
ond’io marito non vor[r]ia né sire,
né stare al mondo, per mia volontate.
Membrandomi c’ogn’om di mal s’adorna,
di ciaschedun son forte disdegnosa,10
e verso Dio la mia persona torna.
Lo padre mio mi fa stare pensosa,
ca di servire a Cristo mi distorna:
non saccio a cui mi vol dar per isposa.
III
Dal Canzoniere Vaticano latino 3793
Tenzone con un poeta anonimo
1. ANONIMO
Gentil donzella somma ed insegnata,
poi c’ag[g]io inteso di voi tant’or[r]anza,
che non credo che Morgana la fata
né la Donna de[l] Lago né Gostanza
né fosse alcuna come voi presc[i]ata;5
e di trovare avete nominanza
(ond’eo mi faccio un po[ca] di mirata
c’avete di saver tant’abondanza):
però, se no sdegnaste lo meo dire,
vor[r]ia venire a voi, poi non sia sag[g]io,10
a ciò che ’n tutto mi poria chiarire
di ciò ch’eo dotto ne lo mio corag[g]io;
e so che molto mi poria ’nantire
aver contìa del vostro segnorag[g]io.
2. COMPIUTA
Ornato di gran pregio e di valenza
e risplendente di loda adornata,
forte mi pregio piú, poi v’è in plagenza
d’avermi in vostro core rimembrata
ed invitate a mia poca possenza5
per acontarvi, s’eo sono insegnata,
come voi dite, c’ag[g]io gran sapienza,
ma certo non ne son [tanto] amantata.
Amantata non son como vor[r]ia
di gran vertute né di placimento;10
ma, qual ch’i’ sia, ag[g]io buono volere
di servire con buona cortesia
a ciascun ch’ama sanza fallimento:
ché d’Amor sono e vogliolo ubidire.
3. ANONIMO
Perc’ogni gioia ch’è rara è grazïosa,
mi son tardato, Compiuta Donzella,
d’avere scritto a la vostra risposa
la qual faceste a me fresca e novella.
E ben si testimonia, per la losa5
che di me usaste, che voi siete quella
in cui altezza e gran valor riposa;
cotal a[l]bor mostr’ alto sua fior bella.
Sua fiore bella e d’amare lo frutto
mostra ’n altezza com’è d’alto stato:10
però in gioia ab[b]o vostro detto tutto,
e pregovi che mi sia perdonato
s’io m’invitai laove sone al postutto
ch’io non son degno d’esser presentato.
Bibliografia: Contini, Gianfranco, Poeti del Duecento, Milano : R. Ricciardi, 1995.
Manoscritto del Canzoniere Vat.lat.3793, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1276-1325
Collegamenti esterni:
- • La Compiuta Donzella su Wikipedia
- • La Compiuta Donzella nel Dizionario Biografico dell’Enciclopedia Treccani
- • Giacomo da Lentini nell’Enciclopedia Treccani
- • La Scuola siciliana nell’Enciclopedia Treccani
- • Guittone d’Arezzo nel Dizionario Biografico dell’Enciclopedia Treccani
- • La rinascita della poesia volgare nella Firenze laurenziana: Enciclopedia Treccani
Compiuta Donzella: GLOSSARIO
- cortéṡe
- Che ha le qualità proprie della persona di corte, cioè soprattutto nobiltà, gentilezza, liberalità. Lirica c., la poesia volgare fiorita nelle corti feudali dei sec. 12° e 13°, spec. in Provenza e poi in Italia, nella quale l’amore del poeta alla sua donna (amor c.), paragonabile all’omaggio che il cortigiano rivolge alla sua signora, promuove ed esalta la virtù di chi ama. Per estens., la poesia anche posteriore che s’ispira a un’analoga concezione dell’amore.